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Agopuntura Veterinaria in geriatria Caso clinico: Dolly

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Agopuntura veterinaria

Agopuntura Veterinaria geriatria Caso clinico: Dolly Cane femmina, Dogo Argentino età anni 14-sterilizzata – prima visita maggio – dott.ssa Monica Premoli

COSA IMPARERAI DA QUESTO ARTICOLO

Agopuntura veterinaria in geriatria

Motivo della visita

Dolly ha gravi difficoltà nel mantenere la stazione quadrupedale e non riesce ad alzarsi da terra; deve essere aiutata in ogni sua funzione. Questa situazione non si risolve neppure con l’utilizzo di tramadolo cloridrato (Altadol) e Firocoxib (Previcox) quindi il proprietario opta per la terapia agopunturale considerandola come l’ultimo tentativo attuabile.

Anamnesi e diagnosi occidentale

Dolly è stata sterilizzata all’età di un anno. Nel corso della sua esistenza, non ha presentato particolari patologie e solo negli ultimi quattro anni si sono evidenziati problemi di varia natura. Attualmente presenta numerosi papillomi cutanei alcuni iperpigmentati, con la tendenza ad ulcerarsi. In relazione ad una gastroenterite violenta, circa due anni fa, vengono fatti esami ematochimici ed un’ecografia addominale che evidenzia disomogeneità e iperecogenicità di milza e fegato, aumento delle dimensioni dei linfonodi meseraici, ispessimento della mucosa gastrica, aumento della dimensione di entrambe le surrenali. La natura delle alterazioni ritrovate non viene indagata a fondo.

La sintomatologia però si ripresenta dopo circa due mesi e viene ripetuta l’ecografia e  fatto il test di stimolazione con ACTH che permette di fare diagnosi di iperadrenocorticismo. Si mette quindi in atto terapia con trilostano (Vetoryl 120mg die) che è attualmente in corso; inoltre nell’ultimo anno si sono evidenziati episodi di incontinenza urinaria che vengono controllati con la somministrazione di fenilpropanolamina (Propalin).

Visita e diagnosi cinese

Shen moderatamente depresso, il soggetto appare debole ed emaciato, è presente sordità. Il movimento e la postura sono compromessi, giace in decubito sternale, deve essere aiutata ad alzarsi e mantiene la stazione per pochi istanti. La cute è anelastica, fredda nell’insieme, con depigmentazioni, papillomi, masse morbide nel sottocute; sono presenti granulomi e lesioni da leccamento alle estremità, sensazione di umidità alla palpazione. La lingua è di colore chiaro, sottile con scarso induito, la saliva è densa, le mucose rosee, è presente molto tartaro. Il polso è sincrono, maggiormente percepibile a destra e c’è una generale reattività dei punti diagnostici della regione lombare. Diagnosi-Vuoto di Qi con incapacità di trasporto e trasformazione da parte della Milza. Segni di vuoto/freddo e quindi di malattie organiche legate allo Yin. Sindrome Ostruttiva Dolorosa delle ossa da vuoto generale di Qi e sangue, formazione di umidità4Flegma4blocco dei meridiani, fenomeni artrosici4deformazioni articolari. Il vuoto energetico di Fegato e Rene causa la malnutrizione di tendini, ossa, muscoli, rigidità, ipotrofia, tumescenza e il fenomeno dell’incontinenza urinaria.

Fig 1 caso clinico Dolly

Terapia

Nella S.O.D. cronica oltre ad eliminare i patogeni è indispensabile nutrire Qi e Sangue oltre che Rene e Fegato. La Wei Qi (energia difensiva) ha le sue origini nello Yang di Rene, il Fegato fortifica i tendini, il Rene le ossa. Nel caso di Dolly, data l’età molto avanzata, oltre a lavorare sui patogeni liberando i meridiani e ponendo fine alla stasi di Qi e Sangue, è indispensabile tonificare gli organi lo Yang renale e il meridiano Vaso Governatore. Durante la prima seduta, l’analisi del polso e dello stato energetico indica una situazione di vuoto e di freddo con deficit di Qi e di Yang e chiari segni di consumo del Jing renale. Come prima seduta si scelgono punti per scaldare, muovere e “sollevare“. Viene contestualmente praticata la moxibustione degli aghi infissi e di tutta la regione lombo-sacrale. Alla  seconda seduta a distanza di quattro giorni i proprietari non riferiscono variazioni a parte un aumento dell’appetito; la lingua è pallida e sottile la superficie corporea è fredda, il polso è debole. Vengono trattati agopunti adatti a tonificare e “riscaldare” e  agopunti con azione sulla regione lombare e sulla debolezza degli arti posteriori poichè il movimento inteso come “volontà di muoversi” ha partenza dal Rene e passa ad uno specifico punto della regione lombo-sacrale del meridiano Vaso Governatore e da qui innesta il movimento a cerniera delle articolazioni dell’anca.

fig 2 caso clinico Dolly

In terza seduta, a dieci giorni di distanza dalla prima, il proprietario riferisce che ci sono miglioramenti con tentativi riusciti di sollevarsi da terra ma senza la capacità di mantenersi in stazione. Appetito conservato, lo Shen è tornato alla normalità e Dolly  non è più apatica ma reagisce agli stimoli, la lingua è rosata, sottile e senza induito. Alla quarta seduta viene riferito grande miglioramento Dolly si alza autonomamente e riesce, se pure con qualche difficoltà a muoversi sia in casa che fuori casa, riuscendo a percorrere anche le scale.

fig 3 caso clinico Dolly

 

In quinta seduta, a circa venti giorni dall’inizio della terapia con agopuntura, il miglioramento è evidente e soprattutto è costante. Permangono problemi di deambulazione solo su superfici scivolose. Il polso è maggiormente percepibile, superficiale, rapido, vuoto. Non sono riferiti altri problemi e i proprietari sono molto soddisfatti della ritrovata autonomia di Dolly. In sesta seduta i risultati risultano stabili, è migliorato il movimento e l’appetito è aumentato; dati i risultati ottenuti sul fronte della deambulazione in accordo con il proprietario decidiamo di concentrarci sul trattamento l’incontinenza urinaria in modo da diminuire o azzerare i dosaggi di fenilpropanolamina. In sesta e settima seduta vengono trattati agopunti specifici per trattare i problemi urinari ma dopo l’ottava seduta, alla fine di giugno a causa di una difficile gestione del disturbo il proprietario decide di ritornare alla terapia farmacologica per il trattamento dell’incontinenza per cui non è stato  possibile valutare se la terapia agopunturale messa in atto  abbia avuto effetto sul problema.

Fig 4 caso clinico Dolly

A questa seduta ne seguono altre quattro fino all’ultima (31-07), tutte mirate ad ottenere il più a lungo possibile la ritrovata capacità di movimento di Dolly che  ha potuto così affrontare il lungo viaggio per accompagnare i suoi proprietari al mare per le vacanze.

Considerazioni e conclusioni

….Ci sono strade da non seguire, eserciti da non attaccare, fortezze da non assediare, territori per cui non contendere, ordini dei governanti civili da non ottemperare…….Perciò l’intelligente prende sempre in considerazione sia i vantaggi sia i danni. Considerare i vantaggi serve a delineare i piani, considerare i danni premunisce dalle difficoltà… Sun Tzu L’Arte della Guerra (cap.8-Gli adattamenti)

Relativamente alle problematiche che hanno indirizzato i proprietari verso una terapia agopunturale, emerge che quelle di pertinenza ortopedica sono al primo posto, infatti sono spesso percepite come il principale problema anche quando in realtà il soggetto presenta stati morbosi multipli e di gravità maggiore che però non vengono adeguatamente considerati. A causa di ciò, la quasi totalità dei soggetti è stato portato alla visita perché per il proprietario, presentava alterazioni del movimento, della stazione quadrupedale o comunque problematiche muscolo-scheletriche; in seguito all’esame clinico secondo le “quattro fasi” e le “otto regole” si è potuto in realtà appurare che si trattava di patologie più complesse e articolate. Considerando che spesso la “funzione “si altera prima della “struttura”, la Medicina Cinese si dovrebbe porre per sua natura in posizione antecedente rispetto alla Medicina Occidentale; purtroppo nella pratica clinica si assiste all’opposto, il paziente “funzionale” arriva al terapeuta agopuntore come ultima scelta, dopo essere stato inquadrato e trattato esclusivamente secondo i criteri della medicina occidentale. Prevenire è meglio che curare, è un principio cardine della Medicina Cinese; con la prevenzione si avrà un esaurimento fisiologico del Jing Renale e di conseguenza  longevità  e una  buona qualità di invecchiamento.

Altra considerazione molto importante da fare è sulla tipologia delle tecniche appartenenti alla Medicina Cinese  che sono maggiormente utilizzate nell’animale geriatrico. In tutti i pazienti trattati si cerca, quando possibile, di ottenere una gestione globale dell’animale  portando quindi i proprietari ad acquisire conoscenze e modalità proprie della Medicina Cinese. Si danno consigli dietetici come quello di utilizzare cibi freschi oppure introdurre nella dieta cibi tonificanti, che soprattutto sostengano lo Yin o giovino particolarmente al Jing (Pesce, Yogurt, brodi di ossa). Altra pratica insegnata ai proprietari è  il massaggio delle orecchie e degli spazi interdigitali (Bafeng-Baxie) e la mobilizzazione passiva delle articolazioni in modo da mantenere attiva la circolazione energetica evocata dagli aghi tra una seduta e la successiva e molto spesso si coinvolge il proprietario, facendogli effettuare a domicilio sedute di moxibustione sul proprio animale. Nei CASI CLINICI riportati, ci sono stati comunque indiscutibili segni di recettività e reattività all’infissione degli aghi confermando così il valore complementare della terapia con agopuntura, ma soprattutto la sua potenzialità anche come terapia d’elezione. Tutti i soggetti hanno trovato giovamento dall’agopuntura e per la quasi totalità dei casi, non si sono effettuati concomitanti trattamenti di medicina tradizionale per lo stesso problema sul quale si lavorava con la terapia energetica. Indiscutibile ed evidente è stato il miglioramento dello stato del sensorio, ciò che noi definiamo “Shen Emozionale” che notoriamente nei soggetti anziani neuro-astenici è sopito, affondato. Infatti nei proprietari c’è stata la percezione del miglioramento, non solo fisico, ma anche psichico, come se il cane fosse “ rinato”, ciò a riprova del grande potere vivificante sullo Spirito/Mente, di tutte le terapie energetiche. Possiamo poi riconoscere che con l’uso di aghi, moxa, shatsu e tecniche di tuina, è possibile gestire quadri patologici cronici da degenerazione morfofunzionale, senza ricorrere a farmaci eliminando quindi all’origine i problemi degli effetti collaterali e sovraccarichi metabolici. In conclusione, possiamo affermare che per tutti i soggetti trattati la terapia agopunturale è stata di notevole aiuto e si è messo in evidenza come l’energia residua possa essere risvegliata e direzionata e come sia l’individuo stesso di fatto a “decidere” la sorte del proprio ”mandato celeste”.

BIO – dott.ssa Monica Premoli
Ho conseguito la laurea in Medicina Veterinaria presso L’Università degli Studi di Milano nel 1986. Sono diplomata in Agopuntura Veterinaria (S.I.A.V.) e in Omeopatia Veterinaria (S.I.O.V.) ma i miei interessi e competenze riguardano oltre le altre branche della Medicina Cinese Classica e l’Omeopatia Unicista Hahnemanniana anche l’Omotossicologia, la Fitoterapia e l’Aroma Medicina, la Floriterapia, la Medicina Spagirica e la Medicina Antroposofica. Mi interesso di alimentazione naturale e dieta Barf  ed indirizzo i proprietari dei  miei pazienti verso una profilassi vaccinale adeguata e consapevole, creata sul soggetto e sulle sue reali necessità di protezione nei confronti delle malattie. Frequento e continuerò a frequentare corsi e seminari inerenti alle discipline olistiche che non finirò mai di studiare.

*Credits & Copyright

Il materiale contenuto in questo articolo – testi e foto – sono di proprietà della dott.ssa Monica Premoli  – L’utilizzo di qualsiasi componente di questo articolo è vietato senza l’apposita autorizzazione scritta – Agopuntura Veterinaria in geriatria Caso clinico: Dolly a cura della dott.ssa Monica Premoli

MEDICO VETERINARIO OMEOPATA –

AGOPUNTURA  MTC –  OMOTOSSICOLOGIA – SALI DI SCHUSSLER – MICOTERAPIA

Agopuntrice diplomata SIAV – Omeopata diplomata SIOV

dott.ssa Monica Premoli

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