Agopuntura in geriatria canina Caso clinico: Jeane – Cane femmina, meticcia di età stimata 17 anni- sterilizzata- prima visita febbraio.
Motivo della visita
Ritrovata per strada alla fine di gennaio in uno stato di salute precario, si trova di nuovo in canile infatti Jeane era stata già accalappiata circa 10 prima, a un’età stimata di 7 anni, sterilizzata, e quindi affidata; purtroppo è stata nuovamente abbandonata. La terapia agopunturale viene richiesta al fine di sostituire la terapia farmacologica con metodi che non compromettano ulteriormente il precario stato di equilibrio del cane.
Anamnesi e diagnosi occidentale
Jeane appare denutrita e debole, si presume per impossibilità ad alimentarsi adeguatamente o per carenza di cibo.
Alla cattura presenta: stomatite ulcerosa con compromissione della mucosa buccale; colletti gengivali con lesioni crupali, perdita di denti e tartaro. Si sospetta poi la presenza di un’infezione a carico del seno mascellare a partenza da granulomi apicali, con interessamento del tessuto perioculare che si evidenzia clinicamente con arrossamento, infossamento, lacrimazione e fotofobia a carico dell’occhio destro; la funzione visiva è compromessa da parziale cataratta bilaterale. Lo stato del sensorio appare buono con alternanza di stati eccitativi e stati di calma con sonno profondo e insensibilità ai richiami sonori.
L’animale è molto magro con disegno costale evidente e ipotrofia muscolare. Si evidenzia una dermatite squamosa diffusa a tutto il corpo con abbondante forfora. La mobilità è conservata anche se c’è molta rigidità articolare; alterna momenti di inazione con momenti di movimento stereotipato e saltellamento sugli arti. L’esame radiografico della colonna evidenzia diffusa spondilartrosi vertebrale e segni di artrosi generalizzata.
E stata eseguita parziale detartrasi con estrazione della maggior parte dei denti ed è stata fatta terapia antibiotica (amoxicillina/acido clavulanico) e antinfiammatori (carprofen).Ha molto appetito mangerebbe sempre; viene alimentata con cibi morbidi che assume con voracità, ciò causa spesso rigurgito ed episodi di diarrea.
Visita e diagnosi cinese
Lo Shen è alterato presentandosi altalenante tra stadi di iperattività e di astenia; ciò fa pensare a falso calore da vuoto di Yin. Il naso secco indica stasi di Qi di Polmone. Gli occhi denotano calore vuoto e deficit di Qi di Milza. L’udito carente indica mancato nutrimento dal Rene. La lingua è sottile e pallida per vuoto di sangue e di Qi, mentre la saliva è vischiosa. Le gengive gonfie, doloranti e sanguinanti indicano calore di Stomaco. La cute untuosa e con forfora a grosse scaglie denota interessamento della Milza. Non si rileva particolare reattività dei “punti diagnostici”, il polso è sincrono, superficiale debole rapido e vuoto (calore da deficit) di intensità minore a destra.
Diagnosi: Deficit di Yin e Yang di Rene, vuoto di Yin, con sintomi di calore vuoto associato a deficit di Qi della Milza e del Polmone.
Terapia
Volta a tonificare lo Yang di Rene e nutrire lo Yin, tonificare il Qi di Milza per ripristinare la sua funzione di trasformazione e trasporto e a risvegliare la funzione del Polmone “Maestro del Qi”. Vengono effettuate una prima ed una seconda seduta a distanza di tre giorni l’una dall’altra mentre le successive hanno cadenza settimanale. In sesta seduta, a circa un mese dall’inizio della terapia Jeane risulta molto irrequieta e grazie anche al fatto che ha ritrovato la sua energia, è difficile tenerla tranquilla e la cosa si ripete durante la seduta della settimana successiva dove si evidenzia anche un peggioramento dello stato del suo occhio destro che appare socchiuso e infossato e che quindi viene trattato con gli aghi.
In ottava seduta (aprile) sta decisamente meglio, ha ritrovato l’energia per muoversi e riesce anche ad uscire per passeggiate di breve durata, il polso ha intensità buona, e maggiormente percepibile. Alla seduta successiva (la nona) risulta sempre più attiva e sempre meno disposta al trattamento. La situazione generale è notevolmente migliorata, l’infezione all’occhio si è risolta, la situazione della cute e del mantello è buona ed è scomparsa la forfora.
Nell’arco di due mesi si sono ottenuti buoni risultati; il ripristino delle funzioni di trasporto e trasformazione della Milza, unitamente alla tonificazione del Rene e alle terapie locali hanno permesso il recupero di un discreto stato di salute. Il risultato dimostra che, il Qi se correttamente indirizzato e vivificato riesce a riportare l’omeostasi in misura perfettamente proporzionata e adeguata al sistema energetico su cui si interviene. Si decide di sospendere il trattamento perché risulta sempre meno tollerato ed è causa di notevole agitazione per Jeane. Nei mesi successivi si ha un graduale ma costante miglioramento. Ad ottobre, otto mesi dopo l’inizio della terapia con agopuntura, Jeane viene nuovamente affidata ad una famiglia e lascia il canile.
Considerazioni e conclusioni
….Ci sono strade da non seguire, eserciti da non attaccare, fortezze da non assediare, territori per cui non contendere, ordini dei governanti civili da non ottemperare…….Perciò l’intelligente prende sempre in considerazione sia i vantaggi sia i danni. Considerare i vantaggi serve a delineare i piani, considerare i danni premunisce dalle difficoltà… Sun Tzu L’Arte della Guerra (cap.8-Gli adattamenti)
Relativamente alle problematiche che hanno indirizzato i proprietari verso una terapia agopunturale, emerge che quelle di pertinenza ortopedica sono al primo posto, infatti sono spesso percepite come il principale problema anche quando in realtà il soggetto presenta stati morbosi multipli e di gravità maggiore che però non vengono adeguatamente considerati. A causa di ciò, la quasi totalità dei soggetti è stato portato alla visita perché per il proprietario, presentava alterazioni del movimento, della stazione quadrupedale o comunque problematiche muscolo-scheletriche; in seguito all’esame clinico secondo le “quattro fasi” e le “otto regole” si è potuto in realtà appurare che si trattava di patologie più complesse e articolate. Considerando che spesso la “funzione “si altera prima della “struttura”, la Medicina Cinese si dovrebbe porre per sua natura in posizione antecedente rispetto alla Medicina Occidentale; purtroppo nella pratica clinica si assiste all’opposto, il paziente “funzionale” arriva al terapeuta agopuntore come ultima scelta, dopo essere stato inquadrato e trattato esclusivamente secondo i criteri della medicina occidentale. Prevenire è meglio che curare, è un principio cardine della Medicina Cinese; con la prevenzione si avrà un esaurimento fisiologico del Jing Renale e di conseguenza longevità e una buona qualità di invecchiamento.
Altra considerazione molto importante da fare è sulla tipologia delle tecniche appartenenti alla Medicina Cinese che sono maggiormente utilizzate nell’animale geriatrico. In tutti i pazienti trattati si cerca, quando possibile, di ottenere una gestione globale dell’animale portando quindi i proprietari ad acquisire conoscenze e modalità proprie della Medicina Cinese. Si danno consigli dietetici come quello di utilizzare cibi freschi oppure introdurre nella dieta cibi tonificanti, che soprattutto sostengano lo Yin o giovino particolarmente al Jing (Pesce, Yogurt, brodi di ossa). Altra pratica insegnata ai proprietari è il massaggio delle orecchie e degli spazi interdigitali (Bafeng-Baxie) e la mobilizzazione passiva delle articolazioni in modo da mantenere attiva la circolazione energetica evocata dagli aghi tra una seduta e la successiva e molto spesso si coinvolge il proprietario, facendogli effettuare a domicilio sedute di moxibustione sul proprio animale. Nei CASI CLINICI riportati, ci sono stati comunque indiscutibili segni di recettività e reattività all’infissione degli aghi confermando così il valore complementare della terapia con agopuntura, ma soprattutto la sua potenzialità anche come terapia d’elezione. Tutti i soggetti hanno trovato giovamento dall’agopuntura e per la quasi totalità dei casi, non si sono effettuati concomitanti trattamenti di medicina tradizionale per lo stesso problema sul quale si lavorava con la terapia energetica. Indiscutibile ed evidente è stato il miglioramento dello stato del sensorio, ciò che noi definiamo “Shen Emozionale” che notoriamente nei soggetti anziani neuro-astenici è sopito, affondato. Infatti nei proprietari c’è stata la percezione del miglioramento, non solo fisico, ma anche psichico, come se il cane fosse “ rinato”, ciò a riprova del grande potere vivificante sullo Spirito/Mente, di tutte le terapie energetiche. Possiamo poi riconoscere che con l’uso di aghi, moxa, shatsu e tecniche di tuina, è possibile gestire quadri patologici cronici da degenerazione morfofunzionale, senza ricorrere a farmaci eliminando quindi all’origine i problemi degli effetti collaterali e sovraccarichi metabolici. In conclusione, possiamo affermare che per tutti i soggetti trattati la terapia agopunturale è stata di notevole aiuto e si è messo in evidenza come l’energia residua possa essere risvegliata e direzionata e come sia l’individuo stesso di fatto a “decidere” la sorte del proprio ”mandato celeste”.
BIO – dott.ssa Monica Premoli
Ho conseguito la laurea in Medicina Veterinaria presso L’Università degli Studi di Milano nel 1986. Sono diplomata in Agopuntura Veterinaria (S.I.A.V.) e in Omeopatia Veterinaria (S.I.O.V.) ma i miei interessi e competenze riguardano oltre le altre branche della Medicina Cinese Classica e l’Omeopatia Unicista Hahnemanniana anche l’Omotossicologia, la Fitoterapia e l’Aroma Medicina, la Floriterapia, la Medicina Spagirica e la Medicina Antroposofica. Mi interesso di alimentazione naturale e dieta Barf ed indirizzo i proprietari dei miei pazienti verso una profilassi vaccinale adeguata e consapevole, creata sul soggetto e sulle sue reali necessità di protezione nei confronti delle malattie. Frequento e continuerò a frequentare corsi e seminari inerenti alle discipline olistiche che non finirò mai di studiare.
*Credits & Copyright
Il materiale contenuto in questo articolo – testi e foto – sono di proprietà della dott.ssa Monica Premoli – L’utilizzo di qualsiasi componente di questo articolo è vietato senza l’apposita autorizzazione scritta – Agopuntura Veterinaria in geriatria Caso clinico: Jeane a cura della dott.ssa Monica Premoli
MEDICO VETERINARIO OMEOPATA –
AGOPUNTURA MTC – OMOTOSSICOLOGIA – SALI DI SCHUSSLER – MICOTERAPIA
Agopuntrice diplomata SIAV – Omeopata diplomata SIOV
dott.ssa Monica Premoli