HCM nel gatto come ho indicato in questo articolo è caratterizzata da ipertrofia concentrica del miocardio in assenza di cause identificabili di sovraccarico pressorio, i gatti con la cardiomiopatia ipertrofica (HCM) possono presentare ipertrofia ventricolare sinistra concentrica o asimmetrica.
La diagnosi ecografica di HCM deve essere eseguita rilevando le immagini (ecocardiografia) del ventriloco sinistro in sezione trasversale ottenute in M-mode da una proiezione parasternale destra.
HCM nel gatto
Nei gatti, vi è la prevalenza di razza, suggerendo una componente ereditaria della HCM, è stata descritta nella razza Maine Coon, Ragdoll, Sacro di Birmania, Persiano, Bengala, Norvegese delle Foreste, Siberiano, Sphynx, Scottish Fold, Cornish Rex, Europea, British shorthair, Certosino, Bengala e gatti delle foreste norvegesi. Due mutazioni della proteina miosina-binding C 3 (MYBPC3) sono state identificate nel Maine Coon e Ragdoll. I maschi sono maggiormente predisposti e la HCM felina è più frequente nei gatti giovani (5 mesi ai 6 anni di età), in presenza di HCM da lieve a moderata la patologia può essere asintomatica, nei casi severi i gatti presentano letargia, dimagrimento, tachipnea e dispnea a causa di edema polmonare, versamento pleurico, o entrambi, a volte vomito subito dopo aver mangiato. Quando la cardiomiopatia ipertrofica è avanzata si presenta in molti casi una tromboembolia arteriosa sistemica con la paralisi acuta o addirittura la morte improvvisa.
Ipertrofia del ventricolo sinistro la diagnosi
La presenza di ipertrofia dei muscoli papillari o di segmenti della parte ventricolare o del setto o la completa obliterazione del lume ventricolare al termine della sistole sono elementi sufficienti per una diagnosi di cardiomiopatia ipetrofica. Si osserva inoltre in caso di HCM nel gatto dilatazione atriale sinistra e in alcuni casi una dilatazione bi-atriale.
Le misurazioni degli spessori parietali In M-mode del ventricolo sinistro (Spessore Parete Posteriore Ventricolo Sinistro in Diastole) permettono di classificare la cardiomiopatia ipertrofica:
- fino 5,5 mm HCM: Normale
- 5,5 a 6,0 mm HCM: lieve/Borderline
- 6,5 a 7,0 mm HCM: moderata
- > 0,7 mm severa
La diagnosi si basa principalmente sull’ecocardiografia:
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Spessore maggiore ventricolare ( ≥ 5,5 mm), simmetriche o asimmetriche. A volte, l’ipertrofia è solo dei mm. papillari (segno di inizio). L’ipertrofia dei muscoli papillari può essere uno dei pochi segnali che indica la presenza di HCM in alcuni gatti, così come negli esseri umani (Kobashi et al 1998, Kittleson et al 1999, Adin and Diley-Poston 2007). In uno studio, le misure del muscolo papillare sono state ottenute da misurazioni in 2D e in M-mode che hanno escluso cause secondarie di HCM felina dimostrando che i gatti con HCM presentato i muscoli papillari più grandi.
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Aumento atrio sinistro – (LA-Left Atrium) con aumento della pressione nel LV (left ventricle / ventricolo sinistro) alla fine della diastole.
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Diminuzione della dimensione intraventricolare.
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Analisi del sangue, così come la misurazione della pressione sanguigna, sono effettuati per escludere altre malattie sistemiche che possono causare la cardiomiopatia ipertrofica nel gatto.
- Biomarker cardiaci (marcatori) come NT-ProBNP o troponina cardiaca inibitoria hanno un valore diagnostico e prognostico. NT-proBNP è utile per differenziare i pazienti con malattia respiratoria contro le malattie cardiache e come test di screening per pazienti asintomatici. La Troponina ha più valore prognostico.
HCM nel gatto Terapia
- Beta-bloccanti per rallentare la frequenza cardiaca, correggere i battiti cardiaci irregolari
- ACE-inibitori per migliorare il flusso sanguigno ed abbassare la pressione
- Antiaggreganti piastrinici (clopidogrel)
- Calcio-antagonisti, come i beta-bloccanti, riducono la frequenza cardiaca ed abbassano la pressione
- Furosemide, un diuretico per ridurre i liquidi in eccesso
- Spironolattone (un diuretico usato a volte in concomitanza con furosemide)
- Ossigeno
L’utilizzo di Beta bloccanti in corso di HCM felina come l’atenololo risulta controverso; recenti studi hanno permesso di evidenziare come l’atenololo non ha aiutato i gatti affetti da HCM,
Gli obiettivi di trattamento per la HCM nel gatto includono:
- Controllo della frequenza cardiaca
- Alleviare la congestione polmonare, rimozione del liquido pleurico (se presente)
- Adottare una terapia anticoagulante
La terapia anticoagulante (Clopidogrel) è preferibile somministrarla anche ai gatti asintomatici per evitare il tromboembolismo. Nei casi gravi il veterinario può prescrivere Acido acetilsalicilico (ogni 72 h) e/o eparina.
In presenza di edema polmonare si interviene con ossigeno, diuretici: Furosemide, nitroglicerina, toracentesi nei casi gravi.
Cardiomiopatia ipertrofica gatto nuove cure
HCM nel gatto Il ruolo della NAC Acetilcisteina
*Aggiornamento studio personale Acetilcisteina Aprile/giugno 2017*
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Considerato che da qualche mese si è aggiunto alla famiglia un altro fratello peloso di circa 4/5 anni affetto da Hcm…e non solo…riprendo questo articolo pubblicato nel 2013 aggiornandolo con ultimi studi sull’impiego di N-acetilcisteina –
NAC riduce e previene l’ipertrofia cardiaca. Diversi studi condotti sull’animale hanno dimostrato la reversibilità della fibrosi e dell’ipertrofia permettendo di aprire nuove prospettive terapeutiche! Link (fonte).
Sul web (anche siti non ITA) non ho letto o trovato altri riscontri sull’impiego del NAC in corso di cardiomiopatia ipertrofica felina, quindi il mio gatto forse è il primo con HCM felina ad assumere N-acetilcisteina
Spero anche questa volta di non sbagliare e di avere l’intuizione giusta, così come è avvenuto in precedenza con la scoperta e somministrazione del fungo medicinale Cordyceps in corso di insufficienza renale cronica per il mio gatto (anno 2011).
**Se vuoi iniziare la somministrazione del NAC informati con il veterinario, la NAC interferisce con alcuni farmaci – e possono subentrare effetti indesiderati**
NAC può aiutare in caso di mielopatia degenerativa nei cani, in corso di insufficienza renale cronica, malattie respiratorie e FIV.
Il quadro ecografico addominale di GattoConiglio è caratterizzato anche da: Esiti di Infarti renali multipli e bilaterali. La NAC aiuta in corso di insufficienza renale cronica e previene il danno renale.
Perchè è importante iniziare a parlare come già avviene già in umana della sindrome CvRD “Cardiovascular-Renal Disorders anche in medicina veterinaria? la correlazione tra patologie cardiache e malattie renali e viceversa.
HCM nel gatto la NAC può invertire la cardiomiopatia ipertrofica felina – Ultimi studi in umana
La questione fondamentale in caso di HCM nel gatto è se l’ipertrofia cardiaca, una volta accertata, può essere invertita. L’attuale trattamento farmacologico in umana è in gran parte empirico, e nessuno ha ancora impedito, attenuato, o invertito l’ipertrofia cardiaca o alterato la prognosi, la terapia cardine consiste nell’impiego di beta bloccanti efficaci per il sollievo sintomatico, ma non per l’inversione del fenotipo cardiaco.
Studi dimostrano che l’ipertrofia cardiaca e la fibrosi possono essere evitati, attenuati, attraverso interventi genetici e farmacologici, la terapia sperimentale più promettente è N-acetilcisteina (NAC), perché inverte completamente l’ipertrofia cardiaca, e la disfunzione diastolica.
Uno studio pilota avviato nel 2012 e terminato nel 2015 su 75 uomini affetti da cardiomiopatia ipertrofica aveva come obiettivo primario quello di valutare la sicurezza e raccogliere dati per successivi studi e sull’efficacia della N-acetilcisteina. Un gruppo di pazienti con HCM viene trattato con placebo e un altro gruppo di pazienti con due dosi crescenti di NAC, lo studio determina eventuali effetti collaterali e stima la dimensione dell’effetto di NAC sugli indici di ipertrofia cardiaca. NAC, un antiossidante, il più importante precursore del glutatione. Lo studio ha dimostrato che Il trattamento con NAC ha migliorato la fibrosi e gli indici della funzione diastolica con un profilo di sicurezza ben consolidata. ➡ ClinicalTrials.gov identifier: NCT01537926
Farmacocinetica di N-acetilcisteina nei gatti sani dopo somministrazione orale e IV
Attualmente il dosaggio in medicina veterinaria si basa su “case report”. La farmacocinetica della NAC nei gatti sani è simile a quella riportata negli esseri umani. La biodisponibilità negli esseri umani varia dal 4% al 10%, l’emivita è leggermente più breve nei gatti rispetto a quella degli esseri umani. Ulteriori studi sono necessari per confermare le concentrazioni plasmatiche previste nei gatti.
In questo studio è stata valutata la Farmacocinetica della N-acetilcisteina dopo somministrazione orale ed endovenosa nei gatti, si riporta: nonostante la bassa biodisponibilità, le concentrazioni plasmatiche di NAC dopo somministrazione orale a 100 mg/kg possono essere efficaci nel trattamento delle malattie croniche.
Acetilcisteina e insufficienza renale cronica gatto cane
L’insufficienza renale cronica porta nel tempo ad un progressivo deterioramento della funzionalità renale, sino ad arrivare a quella che viene definita come “end-stage renal disease” (ESRD). I meccanismi coinvolti in questo processo multifattoriale sono mediati dall’azione di diverse sostanze, fra cui: angiotensina II, TGF, endotelina, monossido d’azoto (NO), radicali liberi dell’ossigeno e citochine. Si è voluto indagare l’effetto di una dieta arricchita con una sostanza antiossidante e anti-infiammatoria, la NAC, sulla progressione dell’insufficienza renale cronica indotta in ratti mediante asportazione chirurgica dei 5/6 del parenchima renale.
Può proteggere i tubuli dalle lesioni, ridurre l’apoptosi delle cellule renali, promuovere la riparazione cellulare e aumentare l’espressione dell’ossido nitrico sintasi (NOS) attraverso l’effetto antiossidante diretto e l’effetto antiossidante indiretto del glutatione, riducendo così la vasocostrizione, migliorando il flusso renale e riducendo il danno renale.
Effetti collaterali NAC acetilcisteina gatto
Effetti collaterali NAC acetilcisteina gatto può causare problemi digestivi:
- Nausea
- vomito
- Diarrea/stipsi
Può causare reazioni cutanee, allergiche, asma nei soggetti predisposti o allergici. Cautela e monitoraggio del dosaggio (a cura del veterinario) se somministrata insieme a farmaci che fluidificano il sangue (es:clopidogrel/medicinali anticoagulanti) o integratori che interferiscono sulla coagulazione, sospendere prima di interventi chirurgici.
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