Ormai in famiglia da diversi anni quando decidiamo di osservare un periodo di 12 ore o 24 ore di digiuno lo chiamiamo simpaticamente “Il Riposo Gastrico” ed è a tutti gli effetti un riposo, perchè permettiamo al nostro intestino di rigenerarsi e di smaltire le scorie in eccesso.
Riposo gastrico
Era forse il 1999 o giù di lì quando lessi il libro di Flavio Gazzola “Il digiuno che guarisce” quel libro prima, e il “Sistema di guarigione della dieta senza muco” dopo, mi spinsero a cambiare radicalmente la mia l’alimentazione. Iniziai a seguire per 4 anni un dieta prevalentemente di sola frutta, (con dovute integrazioni e accortezze) per chi non lo sapesse esistono i fruttariani :).
50 km di bici alle 15 del pomeriggio ad agosto con 38 gradi li reggevo benissimo, 1kg di frutta a pranzo ed acqua e miele durante l’uscita in bici.
In quei quattro anni vi assicuro che raggiunsi livelli atletici mai avuti prima nè con una dieta onnivora e neanche con una dieta vegetariana.
Mettere a riposo il tubo digerente
Mettere a riposo il tubo digerente, permette al fegato di rigenerarsi, il pancreas migliora la sua funzionalità endocrina (produzione di insulina e glucagone) basi fondamentali del libro Come raggiungere la Zona di Barry Sears, alimentazione che ho seguito rigorosamente per 10 anni prima di iniziare il percorso di sola frutta. Oggi si parla di picco insulinico, indice glicemico, Paleo dieta etc, sappiate che quando Sears 18 anni fa pubblicò il suo libro, le sue teorie (e non tanto teorie) furono per diversi anni tenute quasi nascoste.
Il mini digiuno
I cereali infiammano e questo lo appresi ben presto, quando mangiavo un piatto di pasta prima di un allenamento, non avevo mai le stesse performance sportive rispetto a quando uscivo da scuola e saltando il pranzo mi recavo in palestra per allenarmi.
Era per me evidente, a stomaco vuoto mi allenavo con più energia e concentrazione, non avevo il picco insulinico, non avevo sonnolenza e soprattutto non avevo fame dopo 4 ore di allenamento intenso. Del resto dal punto di vista biochimico quando non introduci cibo, il corpo utilizza il glicogeno come carburante contenuto nel fegato, quindi riesci ad utilizzarlo immediatamente senza risentirne.
Il digiuno agisce abbassando i valori troppo alti di glicemia, colesterolo, uricemia e pressione arteriosa.
La stessa sensazione di benessere l’avverto tutte le volte che decido di digiunare per diverse ore o quando rinuncio alla colazione e al pranzo per mangiare poi nel tardo pomeriggio.
Il digiuno è vero, guarisce! ti fornisce energia e sostiene il corpo in caso di malattia.
Swanie Simon nel suo libro La dieta Barf per cani accenna al digiuno come terapia da seguire ogni 7-14 gg.
Spiega che ci sono cani che tollerano bene 1 giorno di digiuno e altri stare male, anche Ehret nel suo libro:
“Il sistema di guarigione della dieta senza muco” scriveva in merito al digiuno:
Arnold Ehret (Nascita: 29 luglio 1866-Decesso 10 ottobre 1922) fu animalista e vegano, autore di numerosi scritti riguardo diete, alimentazione fruttariana, disintossicazione e digiuno.
Finchè i rifiuti sono in circolo starai male, non appena saranno espulsi ti sentirai bene. Questo potrebbe spiegare il motivo per cui alcuni cani, come riferisce Swanie Simon, non risentono di un giorno di digiuno ed altri invece si.
Come in umana i processi fisiologici sono i medesimi, in natura l’animale digiuna fino a quando non è guarito, ma il digiuno prolungato porta anche alla morte, pertanto deve essere ragionato valutando le patologie e lo stato di salute del cane o del gatto.
Il cibo e le malattie
Utimamente vi è il pensiero comune che i croccantini e il pet-food siano fonte di malattia, sicuramente il cibo raffinato ricco in carboidrati, con conservanti e additivi è una delle prime cause di tumore e infiammazioni, ma attenzione anche alle quantità di cibo!
Ricordo di aver letto che l’alimentazione serale di una ultracentenaria anglosassone, negli ultimi 30 anni era a base di 1 hot dog e patatine, quasi in perfetta Dieta a Zona, 🙂 direi!
A mio parere offrire al cane o al gatto il doppio di quello che necessita come fabbisogno giornaliero, anche se fosse questa la migliore delle carni, porta ugualmente ad uno scompenso verso la malattia. Paradossalmente far mangiare al gatto una quantità eccessiva di carne cruda, potrebbe essere più deleterio rispetto ad una dieta a base di croccantini opportunamente dosata (è un mio pensiero sia ben chiaro!)
Dal digiuno di Ehret alla dieta MIMA-DIGIUNO
Valter Longo, lo scienziato che ha rivoluzionato la ricerca su staminali e invecchiamento, spiega molto bene nel suo libro La Dieta della Longevità gli effetti del breve digiuno sull’organismo.
Nel 2008 pubblicò uno studio che descriveva i potenti effetti del digiuno applicato alla chemioterapia. Un breve digiuno (48-140 Ore) praticato prima e dopo (5-56 ore) la chemioterapia, non solo attenuava gli effetti collaterali della stessa, ma i pazienti si sentivano meno affaticati, meno deboli e accusavano minori effetti collaterali a livello gastrointestinale. Il breve digiuno inoltre aiuta i pazienti a ridurre le recidive tumorali.
Per chi ha un gatto o cane con tumore, dovrebbe iniziare a valutare insieme al veterinario una dieta simil mima-digiuno, comprendo che all’inizio ci saranno difficoltà perchè non ci sono studi in veterinaria, esperienze o applicazioni sul campo, ma noi come sempre vediamo oltre e ci auguriamo che in un prossimo non lontano si possa applicare anche ai nostri piccoli amici.
Per chi volesse approfondire
Letture consigliate
Il Sistema di guarigione della Dieta Senza Muco
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