Tumore mammario nel gatto è il terzo tumore più comune nei gatti. L’età media di insorgenza è intorno ai 10-11 anni, ed il rischio aumenta con l’aumentare dell’età fino ai 14 anni.
- Quasi il 90% dei tumori mammari sono maligni
- Appaiono come noduli fermi, saldamente attaccati alla pelle e/o al muscolo sottostante
- La razza Siamese presenta un rischio due volte più elevato di sviluppare un carcinoma mammario
Tumore mammario nel gatto ghiandole mammarie
GHIANDOLE MAMMARIE
I gatti hanno quattro paia di ghiandole mammarie
- Toracica
- Addominale craniale
- Addominale caudale
- Inguinale
Le ghiandole maggiormente colpite sono quelle in zona toracica e inguinale
Tumore mammario nel gatto i sintomi
Inizialmente la ghiandola mammaria ha uno o più noduli molli, gradualmente i noduli si induricono e aumentano di dimensione. Questo processo di solito avviene dopo l’estro. Si può notare l’ingrossamento dei linfonodi regionali intorno al tumore, alopecia e ulcere. Il tumore mammario nel gatto è quasi sempre maligno.
Tumore mammario nel gatto chi è a rischio? Il carcinoma mammario è molto più comune in una gatta anziana, nel gatto maschio intero e nelle gatte non sterilizzate.
Tumore mammario nel gatto quanto può sopravvivere?
la prognosi (statistiche) dipende da diversi fattori, quali etaà del gatto, altre patologie in corso, stato immunitario, interessamento dei linfonodi.
- Quando il tumore è trattato chirurgicamente, e le dimensioni sono meno di 2 cm di diametro, i gatti possono avere una sopravvivenza di circa 4 anni
- Quando il tumore raggiunge dimensioni maggiori di 3 cm di diametro, il tempo medio di sopravvivenza è di circa 6 mesi
Tumore mammario nel gatto Fasi della malattia
Nei gatti si distinguono 4 fasi dello sviluppo del processo maligno:
- Stadio zero: un tumore di dimensioni inferiori a 5 mm;
- Il primo stadio è un tumore fino a 2 cm di diametro senza metastasi;
- Il secondo stadio: un tumore con un diametro inferiore a 3 cm, senza metastasi;
- Il terzo stadio è un tumore di dimensioni superiori a 3 cm senza metastasi o inferiore a 3 cm con metastasi ai linfonodi regionali;
- Il quarto stadio è un tumore con un diametro superiore a 3 cm con danno ai linfonodi regionali; un tumore di qualsiasi dimensione in presenza di metastasi a distanza; carcinoma infiammatorio.
I sintomi di un tumore mammario nei gatti nelle prime fasi non compaiono. Un’eccezione sono le neoplasie che hanno la forma di piccoli noduli e si trovano nell’addome. Sfortunatamente, la maggior parte dei proprietari non nota questi cambiamenti. Segni di un tumore maligno:
- I stadio
La dimensione del tumore va da 0,3-0,5 a 1-1,5 cm Quando si sonda l’addome, si può sentire una leggera “granularità”. In questa fase, l’animale non è infastidito dal dolore. La sua attività rimane e l’appetito è normale.
- II stadio
Le neoplasie stanno aumentando rapidamente di dimensioni – fino a 2-3 cm I nuovi focolai, non ancora ingranditi, possono essere palpati sulle ghiandole mammarie vicine. Tuttavia, le condizioni dell’animale sono normali, non prova disagio.
- III stadio
La dimensione delle neoplasie va da 3 a 5 cm. Il comportamento e l’umore dell’animale stanno cambiando. Più spesso è in uno stato depressivo, rifiuta il cibo. Quando si sonda l’addome, reagisce dolorosamente. C’è un odore di ammoniaca.
Tumore mammario ulcerato gatto
- IV stadio
Tumore mammario ulcerato nel gatto cresce notevolmente, inizia a penetrare nei tessuti vicini. C’è un odore sgradevole. Le condizioni dell’animale peggiorano, c’è perdita di peso e difficoltà a respirare. La prognosi e i probabili esiti della malattia dipendono dal suo stadio: il cancro allo stadio zero e al primo stadio è curabile nella stragrande maggioranza dei casi, al secondo stadio la prognosi è spesso favorevole, in altri casi raramente è possibile curare completamente il gatto, ma il trattamento è comunque effettuato in modo da prolungare la vita dell’animale. Tuttavia, in alcuni casi nella quarta fase, la fattibilità dell’intervento chirurgico e della chemioterapia può essere discutibile, in tali casi viene eseguita la terapia di mantenimento.
Tumore mammario gatto sopravvivenza
La sopravvivenza in caso di tumore mammario nel gatto dipende dalla stadiazione e dal tipo di tumore, se benigno o maligno. Nei gatti, a differenza dei cani, i tumori benigni della ghiandola mammaria sono molto rari (secondo varie stime, non più del 20% del numero totale di neoplasie rilevate).
Il tempo medio di sopravvivenza è strettamente correlato all’interessamento dei linfonodi locali;
E’ sempre opportuno effettuare radiografie per escludere metastasi ai polmoni
Segni clinici non specifici
- Perdita di peso
- Inappetenza
- Letargia
- Intolleranza all’esercizio
- Dispnea (causata da metastasi polmonari)
Tumore mammario nel gatto Esame citologico
Tumore mammario nel gatto Esame citologico: Questo studio si basa sull’analisi della composizione cellulare del contenuto dei tumori e dei tessuti adiacenti. Il materiale viene prelevato perforando il tumore con un ago in più punti. L’esame citologico è meno invasivo rispetto, ad esempio, all’esame istologico, ma la sua accuratezza è molto inferiore, pertanto non viene utilizzato per tutti i gatti con tumori mammari, ma solo se ci sono indicazioni per la sua attuazione.
Tumore mammario nel gatto Esame istologico
Tumore mammario nel gatto Esame istologico: Il tumore e i tessuti adiacenti rimossi durante l’operazione sono soggetti a esame istologico. A differenza di uno studio citologico, le sezioni di tessuto vengono valutate, non le singole cellule, quindi l’accuratezza della conclusione è maggiore. L’esame istologico consente di determinare il tipo di tumore, lo stadio della malattia e se l’area interessata è stata completamente rimossa durante l’operazione.
Tumore mammario nel gatto l’intervento chirurgico Mastectomia
Le tecniche chirurgiche per la rimozione del tumore mammario nel gatto includono mastectomia parziale, mastectomia regionale, mastectomia unilaterale, mastectomia bilaterale, e mastectomia radicale. La scelta chirurgica dipende dalla posizione e dimensioni dei tumori mammari.
I tumori mammari nel gatto sono spesso maligni e altamente metastatici, molti gatti che sviluppano tumori mammari sviluppano rapidamente altri tumori, pertanto è necessario rivolgersi ad un veterinario oncologo per essere certi che tutti i tessuti mammari coinvolti siano rimossi, ove possibile è preferibile procedere con una mastectomia graduale nell’arco delle 4-6 settimane, questo evita che il gatto abbia in un unica procedura chirurgica molto dolore nel post operatorio e una ripresa più lenta. Va ricordato che il gatto può presentare sia masse maligne e sia benigne.
Il trattamento consiste quando possibile, nella rimozione chirurgica del tessuto canceroso, è opportuno iniziare nell’immediato in accordo con il veterianrio terapie funzionali e complementari per sostenere il sistema immunitario.
Tumore mammario nel gatto il post-operatorio, come aiutare il gatto
La maggior parte dei gatti vengono dimessi dopo 2-5 giorni, a seconda dell’estensione dell’intervento e della ripresa del gatto, il dolore può essere ben controllato con farmaci anche a casa. Vedere Tumore nel gatto il dolore nel gatto oncologico Dopo l’intervento chirurgico il rientro a casa Comprate il Collare elisabetta da utilizzare per 10-14 giorni dopo l’intervento chirurgico per evitare che il gatto possa avere accesso alla ferita e ai punti di sutura, vi consiglio l’acquisto di un collare in schiuma morbido e molto confortevole come questo
Limitare l’attività fisica per almeno 2 settimane, è consigliato far soggiornare il gatto in un luogo tranquillo, privo di rumori, lettiera e ciotole vicine e una cuccia bassa e ampia, anche la cassetta per i bisogni dovrebbe essere con i bordi non molto alti, utile una lettiera su carta di giornale. Nel caso in cui dovrete passare molto tempo fuori casa e lasciare il gatto da solo (non consigliato) è preferibile dotarsi di una tutina medica per gatti, questa protegge bene la zona e non è molto aderente. (verificate taglia e misure)
Le complicanze postoperatorie possono includere:
- Infezione (controllate ogni giorno la ferita)
- Apertura o rottura della ferita
- Recidiva locale del tumore o diffusione del tumore che non è stata rilevata al momento dell’intervento chirurgico.
Se il tumore mammario è maligno, il sito chirurgico e i linfonodi regionali devono essere controllati ogni 3 mesi per i primi 12 mesi dopo l’intervento e successivamente ogni 6 mesi. Sono inoltre raccomandate ecografie addominali e radiografie toraciche ogni 3-6 mesi per valutare l’evidenza di malattia metastatica.
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